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Serie B: l'Arancione domina, quattro inseguono

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Come al solito Serie B dalle mille emozioni
Il passo falso con la Lazio è stato il primo e l'unico. Poi gli Arancioni si sono guardati in faccia, hanno ritrovato il solito sorriso, si sono ricordati che l'anno scorso lottavano senza demeritare con gli squadroni della Serie A e hanno ammazzato il campionato. A suon di vittorie. Dieci. Una dietro l'altra. Per carità, non è stato semplice e in più di un'occasione c'è voluto anche un pizzico di fortuna, ma i numeri sono lì e dicono senza mezzi termini, che la squadra dei Napoli Fighters è la più forte della Serie B di calcio da tavolo Subbuteo. Almeno per ciò che concerne il girone ascendente. Dieci vittorie ed una sconfitta, trenta punti, venticinque incontri vinti e soltanto tre persi per una differenza di +22. Nove lunghezze sulle quattro squadre che inseguono a quota 21. Campionato finito? Probabilmente sì, non solo perché al ritorno sarà sufficiente non fare follie, ma anche perché oggettivamente il gruppo ha dimostrato di avere solidità e grande compattezza, oltre ovviamente alle già celebrate capacità tecniche. L'esperienza della scorsa stagione ha fatto il resto, l'arrivo di Di Vito junior è stata la ciliegina. Non si può che applaudire. 

Qui tutti i risultati e la classifica del campionato

Dal secondo posto in giù è la solita Serie B. Quella in cui si deve sputare l'anima "ogni maledetta domenica". A 21 punti c'è un quartetto in cui diventa difficile capire chi potrà spuntarla al ritorno. La solida corazzata Black Rose Roma, abituata ai grandi palcoscenici e in possesso di una rosa quasi da serie A oppure la Lazio del riuscitissimo mix giovani-esperti che già lo scorso anno aveva detto la sua duellando senza timori con le formazioni che centrarono la promozione? La formazione del Serenissima Mestre, che può contare su nomi storici del calcio da tavolo italiano arricchiti dai greci Naskos e Korologos, oppure il glorioso Cct Roma che vanta un quartetto di giocatori che direbbe la sua anche nel torneo di massima serie? Impossibile dirlo ora. La categoria cadetta, dicevamo, è quella di "ogni maledetta partita" e nel girone di ritorno conteranno le armi di sempre: presentarsi al completo e in grande condizione, non cedere mentalmente nella parte decisiva del torneo, non perdere punti con le formazioni più indietro in classifica. Una volta soddisfatti questi tre aspetti, la differenza la faranno gli scontri diretti. E attenzione: guai a dare per "morta" Stabiae. La squadra di Castellammare dopo una partenza difficilissima (2 soli punti in quattro partite) si è via via ripresa ed ha chiuso la seconda giornata di gare in crescendo. Colpita nell'orgoglio, nel girone discendente vorrà dimostrare di non essere da meno rispetto al gruppetto delle seconde. Non ha il timore di essere risucchiata nelle sabbie mobili e quindi si giocherà 11 "finali" una dietro l'altra. Il passato insegna che girando a quota 18 non si è tagliati fuori.

Nelle ultime sei posizioni della classifica il discorso si fa complesso. Non solo perché un paio di formazioni dispongono di organici per ambire a ben altre graduatorie, ma perché anche il fanalino di coda Subbito Gol Ferrara, inchiodato a soli tre punti, ha perso ben quattro partite di misura e quindi di certo non ha ancora voglia di veder scorrere i titoli di coda del suo campionato. Figurarsi Firenze e Pierce che di punti ne hanno qualcuno in più (4 e 6). Certo, un rischio c'è: che il terzetto non abbia la forza di tirar dentro nelle melme della bassa classifica né il Catania (che già in passato ha dimostrato di poter battere chiunque se in condizione), né la Leonessa Brescia (forte di un complesso che se saprà trovare equilibrio e compattezza potrà dire anche qualcosa di più della salvezza), nè il Grosseto (formazione di sostanza, che alla fine dei giochi sa trovare sempre la marcia giusta per garantirsi la categoria). Un rischio che Ferrara, Firenze e Pierce devono scongiurare giocandosi il ritorno senza fare calcoli evitando che "l'andamento lento" prenda il sopravvento. 

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